venerdì 24 febbraio 2023

TPM – ThisPivotalMoment - In Questo Momento Cruciale

 

Premessa: Ho trascritto il video qui sotto per una migliore fruizione; il video comunque è sottotitolato in lingua italiana. Buona lettura e visione.

"Siamo in un momento critico della storia, come per gli spartani alla battaglia delle Termopili, e per quei giovani sulle spiagge della Normandia."

Sappiamo tutti che questi momenti sono momenti difficili e preoccupanti. Siamo nel mezzo di una pandemia, e ci sono città e interi paesi in lockdown per mesi per mesi e mesi di fila.

Le persone stanno perdendo le loro vite, i loro lavori e le loro aziende. Le malattie mentali ed i suicidi sono in forte crescita e il debito si sta accumulando richiederà generazioni per essere estinto,

Censura e polarizzazione dei discorsi sembrano essere diventati normali, con il rispetto reciproco nei dibattiti che ha dato spazio a modi di pensare contrapposti e modi di fare intolleranti che hanno avuto effetto profondamente divisivo sulle nostre società aperte al dialogo.

Ma la cosa di gran lungo preoccupante di tutte queste cose, è che siamo sull’orlo di un cambio di civiltà che è così profondo e le cui conseguenze ed implicazioni sono così grandi che pochi sono in grado di capire l’imminenza del pericolo o di vedere il Rubicone che stiamo attraversando, e il mondo distopico che ci aspetta dall’altra parte.

Vi state chiedendo come sta venendo portato avanti questo cambiamento epocale? Con trucchi di mano, inganni e con l’introduzione di un passaporto vaccinale apparentemente benigno.

Una simile affermazione può sembrare straordinaria, e avreste buoni motivi per essere scettici, ma permettetemi di spiegarmi meglio. La maggior parte di noi, che vive nelle società democratiche di oggi, è nata libera.

Non abbiamo mai conosciuto null’altro. Le società democratici liberali certamente non sono perfette, ma siamo essenzialmente liberi di vivere le vite che scegliamo, andare dove vogliamo e comportarci come vogliamo, ad eccezione di quando è espressamente proibito alla legge, come ad esempio rubare, commettere atti di violenza o uccidere qualcuno.

Le libertà di cui godiamo non ce le siamo guadagnate. Ci sono state passate lungo la storia dalle generazioni precedenti che le hanno strappate dalle mani di monarchi e tiranni, da persone che hanno combattuto e sono morte, in modo che potessimo godere delle libertà che abbiamo oggi e vivere le vite che scegliamo.

Oggi siamo in procinto di perdere queste libertà senza prezzo, per le quali si è così duramente combattuto, mentre guardiamo altrove, oppure le cediamo senza resistere, senza nemmeno discutere, perché ci viene detto che non abbiamo scelta e dobbiamo accettare i passaporti vaccinali se vogliamo riavere un po’ delle nostre vite.

A prima vista, accettare i passaporti vaccinali nelle nostre vite quotidiane sembra un cambiamento da poco. Dopotutto, molti di noi si sono già abituati a scansionare il QR, come condizione necessaria per entrare in negozi o ristoranti.

Non fatevi ingannare: l’adozione globale del passaporto vaccinale non è un cambiamento da poco. Invece è praticamente un’inversione fondamentale di ciò che si intende per libertà nelle società democratiche, e faciliterà una ristrutturazione radicale della nostra civiltà.

Le nostre libertà personali non saranno più estese, e ristrette solo in lontananza, da leggi stabilite da molto tempo e di comune accordo. Invece, quello che rimarrà delle nostre libertà, sarà limitata a quelle cose per cui abbiamo ricevuto il permesso esplicito di fare, da qualche potere algoritmico mediato dallo schermo del nostro smartphone e da una sputa verde ogni volta.

Lasciate che ve lo ripeta, giacché e di importanza critica capirlo: Oggi siamo essenzialmente liberi di fare qualunque cosa vogliamo, ad eccezione di quelle azioni proibite dalla legge. Dopo l’introduzione dei passaporti vaccinali, questo concetto di libertà sarà consegnato ai libri di storia e rimpiazzato da un sistema completamente diverso in cui ci sarà solo permesso fare le cose per cui abbiamo ricevuto un permesso esplicito di fare.

E’ questo ciò che intendo dire, quando parlo di inversione fondamentale del concetto di libertà. Quasi dal giorno alla sera, le nostre libertà granitiche sono diventate dei semplici privilegi, temporaneamente concessi se ci comportiamo bene.

Posso andare in questo ristorante, a questo concerto o a questo evento sportivo? Posso salire su questo autobus, aereo o taxi? Posso entrare in questo negozio, fare un intervento operatorio o persino andare a lavorare?

La nostra partecipazione a queste attività quotidiane dipenderà da un permesso che ci viene rilasciato attraverso gli smartphone, e che potrà essere revocato da un giorno all’altro. Non pensate neanche per un attimo che siccome adesso avete fatto i due vaccini, questa cosa non si applicherà anche a voi.

L’Australia, un paese con poco meno di 26 milioni di abitanti, ha appena firmato un contratto per assicurarsi altri 195 milioni di dosi di vaccino, oltre ai milioni di dosi che ha già acquistato.

Stiamo parlando di un booster ogni 6 mesi per i prossimi 4 anni. Dunque, fra un paio d’anni, se siete in ritardo di 2 giorni con il vostro booster per l’ultima variante del Covid, potrete dimenticarvi di andare a quella cena con gli amici nel vostro ristorante preferito.

 
Quei privilegi vi verranno automaticamente revocati…E la cosa non finisce qui. I Passaporti vaccinali sono un cavallo di Troia. Dietro questa facciata apparentemente benigna e utile, è in programma il piano di identità digitale, costruita su una piattaforma social, che si estenderà con il tempo.

Oggi ci sarà solo una spunta verde o una croce rossa, che indicano l’autorizzazione o l’esclusione nella società, ma un domani vi saranno punteggi per ogni aspetto delle nostre vite. Verranno aggiunti dei punti per comportamenti che supportano il governo e le grandi aziende, mentre i punti verranno sottratti in caso di divergenza con le norme.

Quante volte hai inavvertitamente infranto l’obbligo di stare a 1,5 metri di distanza dagli altri oggi? Vogliamo parlare di quel post vagamente critico che hai fatto su questa politica governativa? Che mi dici di quel video che hai condiviso con un amico, che solleva delle domande legittime sulla narrativa ufficiale?

Guarda come il tuo punteggio sociale crolla e, con esso, vengono revocati tutti i servizi essenziali per la tua vita. Un privilegio alla volta.

Per quanto questa idea sembri estrema, il sistema del credito sociale è già una realtà in Cina, dove le persone non possono entrare in treno se il loro punteggio scende sotto un certo livello.

Non fatevi illusioni, tutto questo sta per arrivare nel mondo intero e arriverà di nascosto all’interno del cavallo di troia del passaporto vaccinale.

Anche se un mondo simile non ci sembra plausibile, se ci fermiamo a riflettere solo per un istante, diventa chiaro che il Covid-19 ci ha già dato un messaggio del mondo dove ciò che è permesso fare in termini di libertà, cambia di giorno in giorno.

La rimozione del dissenso è già iniziata. Sebbene questa visione del nostro futuro prossimo è già abbastanza scioccante, il vero potere distopico di questo piano, diventa apparente solo nel momento in cui inseriamo l’ID digitale e il passaporto vaccinale all’interno di un contesto ad alte tecnologie e nel mondo ultra sorvegliato in cui viviamo.

Non è un segreto per nessuno che i giganti tecnologici monitorano e registrano ogni nostra attività online. Ad ogni post cui mettiamo un like, ogni articolo che condividiamo, ogni pubblicità su cui clicchiamo o video che guardiamo, costruisce il nostro profilo dettagliato. L’enorme ammontare dei dati generati in questi profili psicografici non sono usati solo per determinare che prodotti vogliamo comprare ma anche, ed è agghiacciante, per alterare le nostre idee politiche, le nostre opinioni e credenze, e perfino le nostre motivazioni e paure più profonde.

Si può discutere sul fatto che, insieme a così tanti dati, gli algoritmi dell’AI unita una potenza di calcolo infinita, rivelano a Google, Facebook e Amazon, più di quanto noi sappiamo di noi stessi.

Per di più, dopo le rivelazioni di Edward Snowden sulla onnipresente e illegale sorveglianza dell’SNA negli Stati Uniti, che lavora a stretto contatto con i ‘5 occhi’, cioè i suoi partner nel Regno Uniti, Canada, e Nuova Zelanda, la maggior parte delle persone sa che i governi raccolgono e immagazzinano molti dati sui propri cittadini, incluso quasi tutte le telefonate, i messaggi di testo e le E-Mail, ogni aspetto delle nostre vite oggi è monitorato, scrutinato e assemblato in un profilo, come parte dell’apparato di sicurezza nazionale e per quello che serve a governare profitti per le grosse aziende.

Fino a questo momento, il brutto affare che abbiamo con Big Tech, sembra aver portato a poco più di una bottarella qui e là, che consiste in qualche suggerimento su merci da acquistare su Amazon. In genere cose che nemmeno sapevamo di volere.

Ad ogni modo, tutto questo cambierà per sempre, se permettiamo il passaporto vaccinale. Perché? Perché il passaporto vaccinale e il sistema di credito sociale in cui si evolverà rapidamente, è quel pezzo finale che ancora manca all’architettura di sorveglianza totale e controllo sociale.

George Orwell ci ha reso familiari con gli aspetti del monitoraggio e della sorveglianza e sappiamo tutti intuitivamente che l’atto di essere osservati ci fa pressione per farci conformare a certe regole e norme. Pensate alle telecamere per i limiti di velocità in strada e quelle di sicurezza nei negozi e nei centri commerciali.

C’è però un altro aspetto della sorveglianza che, a parte quella multa occasionale per eccesso di velocità, pochi di noi conoscono: l’aspetto disciplinare della sorveglianza. La punizione per essersi conformati, si riceve attraverso l’aspetto appuntito dell’architettura di sorveglianza.

Fino a questo momento, quel pezzo di puzzle era mancante ma con l’avvento del passaporto vaccinale, il meccanismo per disciplinare automaticamente quelli che non si piegano alle norme prescritte e agli obblighi, sarà portato a termine nelle tasche di tutti noi in tutti i momenti della giornata.

C’è un termine che si usa nelle discussioni accademiche sulla sorveglianza, noto come totalitarismo chiavi in mano. È l’idea che l’infrastruttura di sorveglianza per un sistema totalitario è già stata costruita intorno a noi ma non è stata ancora attivata.

La macchina è pronta ma la chiave nel quadro non è stata ancora girata. Il passaporto vaccinale è l’ultima parte di questa infrastruttura, l’ultimo ingranaggio della macchina. Sono la punta appuntita della disciplina del sistema totalitario di sorveglianza e controllo.

Una vota che permettiamo a questa parte critica dell’infrastruttura di venire immesso nel sistema, una volta che la accettiamo come una cosa normale nelle nostre vite, questa chiave sarà girata, il Rubicone sarà attraversato e non si potrà più tornare indietro. Non vi sarà spazio per il dissenso o opportunità di dibattito, né margine di deviazione dalle norme prescritte e dai comportamenti obbligati.

Con la sparizione degli spazi per il dibattito, spariranno anche le differenze e la conformità e, allo stesso modo sparirà anche la possibilità degli esseri umani di sterzare in modo collettivo le nostre società nella direzione in cui vogliamo che vadano.

Questa macchina sarà accesa, in eterno e automaticamente osserverà, costruirà profili e punteggi, guiderà i nostri comportamenti e, quando necessario, ci punirà.

Saremo per sempre alla mercé dei nostri padroni, quelli che hanno la chiave della macchina, quelli che tengono i nostri punteggi e che fanno le regole, cioè quelli che decidono chi merita la spunta verde o la croce rossa, e che decidono se dobbiamo essere inclusi nella società o spinti verso i margini precari dell’esistenza.

Se permettiamo che tutto questo succeda come Aldus Huxley ha definito in terminologia, l’ultima rivoluzione. Non si potrà più tornare indietro.

La libertà che abbiamo conosciuto per tutte le nostre vite, e per tante generazioni prima della nostra, sarà spenta per sempre, ad eccezione di pochi privilegiati, nelle parti alte della piramide.

Vol tempo, forse entro un paio di generazioni, saremo totalmente condizionati dallo sguardo costante della sorveglianza e dalle ricompense e dalle punizioni, che il sistema ci darà in automatico, che ce lo faremo star bene.

Ci controlleremo da soli, ci censureremo da soli, e saremo sottomessi. La libertà di cui godiamo oggi, persino la stessa idea della libertà che concepiamo oggi, diventerà una cosa impensabile per i nostri figli e per tutte le generazioni che seguiranno.

Si dice che il totalitarismo è innanzitutto la focalizzazione sull’estrema sorveglianza, al fine di assicurarsi degli obbiettivi politici.

Sotto copertura del Covid-19, senza dibattiti, discussioni o consenso informato, stiamo per lasciare che sia instaurato un nuovo mondo totalitario basato sulla sorveglianza, sull’obbedienza e sul controllo totale, accolto da molti, nel nome della battaglia contro il virus.

E’ inviante pensare che quelli di noi che vivono il mondo altamente tecnologico e mediatico di oggi, siano troppo informati e troppo intelligenti perché ci venga rifilato un simile trucco.

Sì, in passato i popoli sono caduti sotto l’incantesimo del fascismo e del totalitarismo in passato ma siamo semplicemente troppo sofisticati oggi per ricascare nella stessa trappola. Ma è davvero così? Siete sicuri? Guardatevi attorno…Guardate la censura. Guardate come è difficile deviare dalla narrativa approvata sul mainstream.

Guardate come viene usata la paura per recintarci e controllarci. Guardate come stiamo venendo divisi sulle idee delle maschere, dai vaccini e del lockdown. Guardate la mentalità del gruppo e di fuori dal gruppo che si sta iniziando a formare. Guardate dove siamo arrivati, in soli due anni.

Quando si tolgono le fette di prosciutto dagli occhi, la propaganda e il controllo diventano fin troppo chiari. E’ tutto ampiamente chiaro per quelli che vogliono vederlo.

Data la gravità delle cose che sto dicendo, vi chiedo di fare una piccola pausa per riflettere: Per secoli, forse millenni, la torcia della libertà  è stata passata da generazione in generazione, spesso pagandola con il sangue. La fiamma della torcia è stata tenuta in vita dalle mani per cui è passata.

Quelli di noi che vivono oggi, fortunati abbastanza da vivere in società democratiche, sono quelli che portano quella torcia oggi. Immaginate di guardare negli occhi i vostri genitori, i nonni e tutte le generazioni prima di loro, attraverso il tempo.

Guardate quelli che hanno donato le loro vite affinché potessimo essere liberi, che hanno combattuto, manifestato, agito, che hanno affrontato dei despoti, affinché vi fosse libertà per loro e i loro discendenti.

Volete davvero guardarli negli occhi e dirgli che avete lasciato che quella torcia si spegnesse per sempre a causa del virus? Che avete lasciato spegnere quella fiamma perché avevate troppa paura, eravate troppo pigri, troppo ingenui, e troppo facili da manipolare per resistere, per tenere la schiena dritta, e tenere in vita quella fiamma?

Adesso immaginate di guardare avanti nel tempo, ai vostri discendenti. Ai vostri figli e nipoti, che siano già fra noi o che ancora debbano nascere, e a tutte le generazioni che seguiranno la nostra. Guardateli negli occhi e ditegli che il dono della libertà ci era stato tramandato, ma abbiamo permesso che ci fosse tolto, quindi tolto anche a loro, perché non abbiamo visto il trucco che ci stavano giocando oppure, se lo abbiamo visto, non abbiamo mosso un dito per impedirlo.

Riuscite a percepire il peso della responsabilità che abbiamo sule nostre spalle? Potrete vivere nella vergogna, sapendo che eravate fra quelli che non fecero nulla, in lockdown, nascosti dentro casa, mentre il dono prezioso della libertà, attraverso dei trucchi, la manipolazione e l’inganno, veniva rubato a voi e a tutte le generazioni future?

Non dovrebbe importare da che parte del panorama politico proveniamo, cosa pensiamo delle maschere, dei vaccini e dei lockdown, e neppure se siamo ricchi, poveri o siamo membri dell’esercito o della polizia. Possiamo essere in disaccordo su tante cose ma sicuramente possiamo essere d’accordo sul fatto che la libertà che abbiamo oggi è il dono più prezioso che abbiamo ricevuto, e che deve essere protetto, nutrito e difeso ad ogni costo per le generazioni a venire.

 
Dovrebbe essere chiaro a tutti adesso che il passaporto vaccinale, il Covid Pass, Green Pass, o comunque abbiamo deciso di chiamarlo, non ha assolutamente nulla a che vedere con la nostra salute e, a prescindere da come ci venga presentato, la sua implementazione globale non è strumento con cui riavremo le nostre vite di prima.

Infatti è vero il contrario: il passaporto vaccinale è lo strumento perfetto per creare un nuovo tipo di società controllata e sorvegliata, di cui non vi sono precedenti nella storia. Quindi, in nessuna circostanza, non importa quali pressioni ci vengono fatte, non dobbiamo permettere che il passaporto vaccinale venga introdotto. Non fatevi illusioni. Siamo in un momento critico della storia, come per gli spartani alla battaglia delle Termopili, e per quei giovani sulle spiagge della Normandia.

L’importanza di quello che c’è in gioco non può essere sovrastimata. Ma questo non è un messaggio di paura e di divisione, bensì un messaggio di speranza e unità.

Ho fatto questo video per suonare l’allarme, per richiamare l’attenzione sul pericolo imminente in cu ci troviamo tutti insieme. Siamo nati liberi e sovrani su questo bel pianeta. Siamo tutti fratelli e sorelle. Siamo un’unica famiglia umana, a prescindere dal colore, credo o nazionalità. Non ci servono armi, assedi e distruzione di edifici. Dobbiamo semplicemente reagire, unirci e dire: adesso basta.

Abbiamo scoperto i trucchi, conosciamo il piano e non permetteremo che ci venga strappata la libertà. La torcia della libertà non sarà spenta. Né ora né mai e, sicuramente, non se ci siamo noi. È venuto il momento di difenderla per tutte le generazioni future, di ravvivare questa fiamma e passarla intatta e invigorita a tutte le generazioni che ci seguiranno.

Dobbiamo dire ai nostri discendenti all’unisono: non vi deluderemo.

Se questo mio messaggio fa breccia in voi, vi chiedo di condividerlo con i vostri parenti e amici, perché ora è il momento di agire.

TPM – ThisPivotalMoment (Questo Momento Cruciale)

https://t.me/ningishz/8416

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martedì 21 febbraio 2023

CI SONO RIUSCITI...

Pentagono | Icona Gratis
 
Ricevo da Anna Dossena e pubblico:

È stupefacente come quanto è avvenuto, solo due giorni fa,sia passato in sordina sui media nazionali ed europei.

Mentre ci proponevano le riprese di un consiglio Europeo gaudente, sorrisi, baci e abbracci, un'atmosfera surreale visto che siamo di fatto in guerra, un interrogativo drammatico va posto.

MA QUANTI DI VOI SANNO CHE IL PENTAGONO È RIUSCITO AD ENTRARE IN EUROPA?

ABBIAMO IDEA DI CIO' CHE ESSO SIGNIFICHI PER I POPOLI EUROPEI?

Si tratta di un progetto ambizioso che arriva da lontano.
La NATO non bastava più, entra prepotentemente in Europa il PENTAGONO, la macchina da guerra americana è di fatto legittimata ad assumere un ruolo da tanto tempo programmato per garantirsi un controllo totale.

L'Europa non avrà più una difesa comune che avrebbe potuto delegittimare la Nato, affinché ciò non avvenisse hanno portato dentro l'Europa il PENTAGONO.

Questo avviene mentre la gente si è distratta con Cospito e Festival.

Certo, entra con ruoli "amministrativi", perché visto che i sentimenti antiatlantisti e anti Nato sono in crescita Esponenziale, va invertita la Tendenza.

La gravità di questo evento ha visto passaggi già nel 2021, di cui Draghi è stato partecipe.

Con la scusa dell'Ucraina gli USA sono riusciti a realizzare uno dei loro scopi più strategici: legare indissolubilmente gli stati europei alla NATO e quindi al complesso militare statunitense.

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lunedì 13 febbraio 2023

Abbiamo più da temere dalle persone stupide che da quelle malvagie

Giovanni Battista Recco, Annelisa Leinbach

 
La "Teoria della stupidità" di Bonhoeffer

di Jonny Thomson, 26 gennaio 2023
dal sito web di BigThink
Credito:
 

Punti chiave 

  • Quando sappiamo che qualcosa o qualcuno è malvagio, possiamo prendere provvedimenti per combatterlo. Con la stupidità, è molto più difficile.
  • Dietrich Bonhoeffer sostiene che la stupidità è peggio del male perché la stupidità può essere manipolata e usata dal male.
  • Sostiene anche che la stupidità tende ad andare di pari passo con l'acquisizione del potere, ovvero essere al potere significa rinunciare alle nostre facoltà critiche individuali.

Il male è facile da identificare e da combattere; non così con la stupidità...  

C'è un adagio su Internet che dice,

"Discutere di un idiota è come provare a giocare a scacchi con un piccione: fa cadere i pezzi, fa schifo sulla scacchiera e torna dal suo gregge per reclamare la vittoria."

È divertente e astuto. È anche profondamente, deprimentemente preoccupante.

 

Anche se non lo diremmo mai, tutti noi abbiamo persone nella nostra vita che consideriamo un po' vaghe, non necessariamente su tutto, ma sicuramente su alcune cose.

La maggior parte delle volte, ci ridiamo sopra.

Dopotutto, la stupidità può essere piuttosto divertente.

Quando il mio amico ha chiesto di recente a un gruppo di noi quale fosse il cognome di Hitler, abbiamo riso.

 

Quando mio fratello ha saputo solo il mese scorso che le renne sono animali veri, beh, è ​​divertente.

Le nervature bonarie sull'ignoranza di una persona fanno parte della vita di tutti i giorni.
La stupidità, però, ha il suo lato oscuro...

Per il teologo e filosofo Dietrich Bonhoeffer,

lo stupido è spesso più pericoloso del cattivo...!

Il nemico dentro 

Nei fumetti e nei film d'azione, sappiamo chi è il cattivo.

Indossano abiti scuri, uccidono per capriccio e ridacchiano follemente al loro piano diabolico.
Anche nella vita abbiamo evidenti cattivi: dittatori che violano i diritti umani o serial killer e criminali violenti.

Per quanto malvagie siano queste persone, non sono la più grande minaccia, dal momento che sono conosciute. Una volta che qualcosa è un male noto, il bene del mondo può radunarsi per difenderlo e combatterlo.

Come dice Bonhoeffer,

"Si può protestare contro il male; può essere smascherato e, se necessario, prevenuto con l'uso della forza. Il male porta sempre in sé il germe della propria sovversione".
La stupidità, però, è un problema completamente diverso.

Non possiamo combattere così facilmente la stupidità per due ragioni.
Primo, siamo collettivamente molto più tolleranti nei suoi confronti. A differenza del male, la stupidità non è un vizio che la maggior parte di noi prende sul serio. Non biasimiamo gli altri per ignoranza. Non urliamo le persone per non sapere le cose.

In secondo luogo, la persona stupida è un avversario sfuggente. Non saranno battuti dal dibattito o aperti alla ragione.

Inoltre, quando lo stupido ha le spalle al muro - quando si trova di fronte a fatti che non possono essere confutati - scatta e si scaglia.

Bonhoeffer la mette così:

"Né le proteste né l'uso della forza portano a nulla qui; le ragioni cadono nel vuoto; i fatti che contraddicono il proprio pregiudizio semplicemente non devono essere creduti - in tali momenti la persona stupida diventa persino critica - e quando i fatti sono inconfutabili, vengono semplicemente messi da parte come irrilevante, come incidentale.

In tutto questo lo stupido, a differenza del malizioso, è assolutamente soddisfatto di sé e, essendo facilmente irritabile, diventa pericoloso andando all'attacco."

Da un grande potere deriva una grande stupidità  

 

La stupidità, come il male, non è una minaccia finché non ha potere ...

Ridiamo delle cose quando sono innocue, come l'ignoranza di mio fratello sulle renne.

Questo non mi causerà alcun dolore.

Perciò è divertente.

Il problema con la stupidità, però, è che spesso va di pari passo con il potere .

Bonhoeffer scrive,
"A un'osservazione più attenta, diventa evidente che ogni forte ascesa di potere nella sfera pubblica, sia essa di natura politica o religiosa, infetta di stupidità gran parte dell'umanità".

Funziona in due modi.

Il primo è che la stupidità non ti esclude dal ricoprire cariche o autorità.

La storia e la politica pullulano di esempi di quando gli stupidi sono saliti al vertice (e dove i furbi vengono esclusi o uccisi).
In secondo luogo, la natura del potere richiede che le persone rinuncino a certe facoltà necessarie per il pensiero intelligente: facoltà come l'indipendenza, il pensiero critico e la riflessione.

L'argomento di Bonhoeffer è che più qualcuno diventa parte dell'establishment, meno diventa un individuo.

Un outsider carismatico ed entusiasmante, pieno di intelligenza e politiche sensate,

diventa imbecille nel momento in cui entra in carica...!

È come se,

"slogan, parole d'ordine e simili... si sono impossessati di lui. È sotto un incantesimo, accecato, abusato e maltrattato nel suo stesso essere."

Il potere trasforma le persone in automi.

I pensatori intelligenti e critici ora hanno un copione da leggere.

 

Coinvolgeranno i loro sorrisi piuttosto che i loro cervelli.

 

Quando le persone si uniscono a un partito politico, sembra che la maggior parte scelga di seguirne l'esempio piuttosto che riflettere.

Il potere prosciuga l'intelligenza di una persona, lasciandola simile a un manichino animato.

  Teoria della stupidità

L'argomentazione di Bonhoeffer, quindi, è che la stupidità dovrebbe essere considerata peggiore del male.

La stupidità ha un potenziale molto maggiore di danneggiare le nostre vite.

Fa più male un potente idiota che una banda di intriganti machiavellici.
Sappiamo quando c'è il male e possiamo negargli il potere.
Con i corrotti, oppressivi e sadici, sappiamo dove ci troviamo.

Sai come prendere posizione.
Ma la stupidità è molto più difficile da estirpare.
Ecco perché è un'arma pericolosa:
Poiché le persone malvagie trovano difficile prendere il potere, hanno bisogno di persone stupide per fare il loro lavoro.
Come pecore in un campo, una persona stupida può essere guidata, guidata e manipolata per fare un numero qualsiasi di cose.

Il male è un burattinaio, e non ama niente tanto quanto i burattini senza cervello che lo consentono, siano essi nel pubblico in generale o all'interno dei corridoi del potere.

La lezione di Bonhoeffer è ridere di quei momenti stupidi e sciocchi quando si è in stretta compagnia.

 

Ma dovremmo arrabbiarci e spaventarci quando la stupidità prende il sopravvento ...!

Pubblicato sul sito web: https://www.bibliotecapleyades.net/

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giovedì 2 febbraio 2023

I genetisti intendono riportare l'uccello Dodo dall'estinzione

Wikimedia Commons, Ed Schipul
Colossal Biosciences sta anche lavorando per riportare in vita altre specie in via di estinzione, come la tigre della Tasmania e il mammut lanoso.

Ecco il storia da Vice che spiega completamente il processo di "estinzione" del dodo e le numerose sfide che Colossal Biosciences deve affrontare:

Colossal Biosciences, fondata nel 2021 dall'imprenditore Ben Lamb e dal genetista di Harvard George Church, ha annunciato martedì che intende resuscitare e far rivivere il dodo, l'iconico uccello incapace di volare che è diventato un potente simbolo di estinzione dopo essere stato rapidamente spazzato via di conseguenza dell'interferenza umana sulla sua isola nativa di Mauritius.

Colossal sta già lavorando agli sforzi per estinguere il mammut lanoso e il tilacino (noto anche come la tigre della Tasmania) e reintrodurli negli habitat selvaggi. Nel processo, l'azienda spera di aprire la strada a nuove tecnologie con applicazioni nella biologia della conservazione e nella sanità umana, solo per citarne alcuni.

Ora, l'azienda ha aggiunto il dodo alla sua lista dei desideri per l'estinzione e ha contattato Beth Shapiro, una biologa evoluzionista dell'Università di Santa Cruz, per sostenere il progetto. Il team prevede il ritorno di una versione "proxy" di questo uccello idiosincratico, ovvero una specie con DNA modificato rispetto a un clone esatto, nel suo habitat originale a Mauritius.

"Penso che questa sia un'opportunità in cui, data la natura dell'estinzione del dodo causata dall'uomo, l'uomo potrebbe non solo riportare indietro il dodo, ma anche aggiustare ciò che è stato fatto a parti dell'ecosistema per reintrodurlo", ha osservato Lamm in la stessa chiamata. "Ci sono molti vantaggi dal punto di vista della conservazione, in termini di ciò che possiamo imparare dal rewilding".

L'uccello incapace di volare era così unico che il suo parente vivente più vicino è il piccione delle Nicobare, un colorato uccello volante che sembra completamente diverso dal suo famoso cugino estinto. L'aspetto bizzarro ha distinto il dodo come una curiosità culturale praticamente dal momento in cui gli esploratori europei lo hanno incontrato durante il XVII secolo.

Ora, Shapiro e i suoi colleghi stanno affrontando la sfida di ricucire un animale simile a un dodo usando genomi che sono stati sequenziati da veri esemplari di dodo, così come i genomi dei loro parenti stretti, come il piccione Nicobare e il solitario Rodrigues, un altro estinto uccello incapace di volare che viveva nella vicina isola di Rodrigues. In effetti, l'estinzione del dodo dovrà iniziare con il reverse engineering.

"Una volta che una specie si è estinta, non è davvero possibile riportarne una copia identica", ha detto Shapiro. “La speranza è che possiamo usare, in primo luogo, la genomica comparativa in modo da poter ottenere almeno uno, e si spera più, genomi di dodo che possiamo usare per guardare e vedere come i dodo sono simili tra loro e diversi da cose come il solitario .”

Da lì, il team "confronterà quelli con il piccione delle Nicobare e altri piccioni e identificherà le mutazioni in quel genoma che riteniamo possano avere un impatto fenotipico che ha fatto sembrare il dodo un dodo invece che un piccione delle Nicobare", ha continuato. .

Ottenere i giusti ingredienti genetici per un dodo proxy è solo il primo ostacolo in quella che potrebbe essere una lunga ricerca scientifica. I ricercatori dovranno anche capire come ottenere un embrione di dodo in un uovo in modo che una nuova generazione di uccelli possa schiudersi con successo.

Come per molti campi emergenti, la scienza della de-estinzione contiene molte sfumature etiche oltre alle sue sfide tecniche. Tom Gilbert, che è direttore del Center for Evolutionary Hologenomics dell'Università di Copenhagen, ha detto a Motherboard che i proxy per le specie estinte potrebbero essere tecnicamente fattibili, ma questo è solo l'inizio della conversazione.

"La domanda è davvero: quanto sarà vicino il proxy alla forma estinta?" ha detto Gilbert, che recentemente è entrato a far parte del comitato consultivo di Colossal, in una e-mail. “Questa è una domanda molto più difficile, e non è semplice rispondere, dato che solleva la domanda... cosa stai misurando? Somiglianza genomica? Somiglianza fisica? Somiglianza nella nicchia che riempie/cosa fa, anche se non ha lo stesso aspetto (ad es. se riesci a rendere un elefante capace di vivere al freddo dove si comporta come un mammut…è sufficiente??

“Per ragioni che ho discusso in precedenza in vari articoli, penso che il meglio che possiamo sperare sia qualcosa che sia equivalente per quanto riguarda la nicchia che riempie”, ha continuato. “Questo solleva la questione: ne vale la pena? Anche qui non è bianco e nero. A volte forse, ma in altri casi forse l'ambiente è già così cambiato che la speranza di popolazioni che vivono libere è lontana da ciò che si può fare. Bisogna tenere a mente, ad esempio, quanto, relativamente, l'ambiente umano è rimasto incontaminato.
Ci sono altri dilemmi da considerare se il dodo dovesse essere resuscitato. Il primo dilemma è come proteggere l'uccello da un'altra estinzione.

Ciò richiederà un significativo buy-in da parte del governo delle Mauritius non solo per accettare il dodo, ma anche la volontà di emanare sanzioni significative contro i bracconieri e i cacciatori di trofei. Chiunque abbia un cervello può immaginare l'enorme valore di una specie iconica riportata in vita.

Anche con la protezione del governo, il dodo "estinto" dovrà comunque affrontare le stesse sfide della fauna selvatica invasiva che ha contribuito alla sua estinzione in primo luogo. I macachi, i ratti, i gatti e i cani che mangiano granchi predato sul dodo e la sua prole rimane a Mauritius. Il dodo non aveva meccanismi di difesa quando vagava per l'isola.

Il secondo dilemma su cui riflettere è che mentre il dodo non rappresenta una minaccia per l'umanità, ci sono altre specie estinte che potrebbero farlo. Cosa impedisce agli scienziati di decidere di trasformare in realtà il film Jurassic Park e tentare di riportare in vita i dinosauri, per esempio?

Riportare in vita specie morte da tempo è irto di troppi rischi per dimostrarsi utile. Invece, gli scienziati dovrebbero concentrare completamente i loro sforzi sul salvataggio delle attuali specie in via di estinzione.
Leggi la storia completa qui ...

L'Astra Brahmashirsha il gigantesco messaggero di morte

Se vuoi la vera libertà, vivi come un leone, lotta per la verità e crea la tua realtà.