Una
breve ma doverosa premessa: Franco Marino è un blogger italiano che
scrive sul blog "il Detonatore" [1] insieme a due suoi amici (Matteo
Fais e Davide Cavaliere). Questi tre non sono la fonte della verità
assoluta, ovviamente nessuno ha questo ruolo al mondo e sarebbe
sbagliato pensarli in questo modo. Sono però tra le poche voci che in
questo momento sollevano sia dubbi su come il governo in carica stia
gestendo l'epidemia di coronavirus sia critiche sull'opportunismo
atavico del popolo italiano. Un popolo che da tempo immemorabile delega
gran parte della sua esistenza a qualunque potere sia in carica. Fino a
quando non è troppo tardi, i danni sono enormi e l'unica soddisfazione
all'orizzonte è appendere il dittatore per i piedi, dopo averlo ucciso, o
lanciare monete al politico corrotto,finì nelle scorte dell'iniziale
Olimpo del potere di cui aveva goduto fino a poco prima della sua
disastrosa caduta.
Marino, Fais e Cavaliere sono quindi tarli che rosicchiano la velenosa tranquillità dell'apatia e del “consenso”. Vale la pena leggere attentamente ciò che scrivono, anche se non lo approvi, anche se non condividi appieno le loro idee.
Di seguito le traduzioni di due recenti articoli di Franco Marino sulla situazione italiana di questi giorni COVIDian.
Il regime è servito
18 ottobre 2020
Coprifuoco.
Criminalizzazione
delle feste, considerata roba americana - e non è vero, Halloween è
europea - e forse presto aboliranno il Natale, considerato una stupida
roba vaticana.
Regime gerarchi a tutte le ore sui telegiornali per terrorizzare gli italiani, per criminalizzare ogni opinione diversa.
Giornalisti
inginocchiati davanti a sceriffi dall'ego eretto, per chi ha avuto il
coraggio di ascoltare l'intervista di Fazio a De Luca [2].
Le
maschere da tessera fascista e un popolo di conformisti che, si
capisce, quando cadrà il regime diranno che è sempre stato contro questo
regime.
Credevi che il vero regime fosse fascista, con le camicie nere.
Adesso invece hai quello in giacca e cravatta di Conte [3].
Mancano solo le leggi razziali. Anzi no, sono già lì.
Contro gli italiani.
[2] Il Sig. Fabio Fazio è un giornalista televisivo italiano. Recentemente
ha intervistato durante il suo programma televisivo Vincenzo De Luca,
governatore (o presidente) della regione Campania.
[3] Giuseppe Conte, Presidente del Consiglio italiano in carica.
Il regime sudamericano in arrivo in Italia
20 ottobre 2020
Dallo
scorso anno ho corrisposto via e-mail a una settantenne italo-argentina
che ha vissuto la tragica esperienza del regime di Videla. Ci
siamo conosciuti quando, sulla pagina [il blog “Il Detonatore”], ho
parlato del caso giudiziario del signor Logli, condannato per l'omicidio
della moglie, Roberta Ragusa, e ho cercato di mostrare i rischi che
comporta la condanna di un persona per omicidio senza che il corpo della
vittima sia mai stato trovato.
Intendiamoci,
è davvero difficile pensare che la signora Ragusa si sia trasferita
spontaneamente e che Logli [il marito] non sia colpevole.
Tuttavia,
la differenza tra uno Stato di polizia e uno Stato di diritto è che in
quest'ultimo qualcuno viene condannato solo quando le prove soffocano
ogni ragionevole dubbio. E questo non è certo il caso di Logli.
Quel
caso costituisce un precedente molto pericoloso e negli ultimi anni il
giornalismo poliziesco, attraverso mille casi di presunti colpevoli
sbattuti come mostri in prima pagina, ha lavorato per creare delle
verità per nulla vere. Che un uomo infedele possa automaticamente essere
un assassino, fino ai classici file di pornografia infantile che
magicamente emergono nel PC della vittima (e nessuno si chiede se
qualcuno li abbia messi lì apposta per esacerbare un quadro di prove
altrimenti debole) e molti altri servizi, fino all'inevitabile "sguardo
gelido" del potenziale assassino.
Quando
questo atteggiamento prende piede, è molto facile costruire la classica
narrazione dell'uomo infedele, della moglie che scopre tutto e fa
sparire quest'ultimo, forse perché il presunto assassino, anche senza
saperlo, è a disagio per chi è un persona di fascia molto alta e ha
interesse a sbarazzarsi di lui. Non sarà il caso di Logli o Parolisi ma una volta fatto il precedente, sarà il caso di qualcun altro.
Quando
ho espresso questi dubbi, la signora, complimentandomi, ha spiegato che
l'ascesa di Videla è stata preceduta dal clamore di alcune notizie di
cronaca nera. Inoltre, negli ultimi anni, abbiamo spesso scambiato opinioni sull'evoluzione della situazione italiana.
Di fronte alla mia domanda: “Qual è la differenza, secondo lei, tra il regime argentino e quello italiano stabilito da Conte?"
La sua risposta [è stata]:
"Nessuna
differenza se non nel fatto che di Conte potrebbe essere tanto il
regime ufficiale che verrà istituito (e che in quel caso avrà
sicuramente protettori esterni come li aveva Videla) quanto l'ostetrica
del futuro regime. Che sia assurdo confrontare i due regimi, contando
sulle atrocità del regime di Videla, può essere sostenuto solo da chi
non l'ha vissuto. Siamo il disgusto dei desaparecidos, l'abbiamo saputo
solo quando Videla se ne andò. Ciò significa che in Italia potresti
benissimo trovarti già in una situazione simile o arrivarci presto. Di
sicuro, gli inizi erano identici. In Argentina c'era il caos politico,
c'era chi soffiava rancore tra schieramenti politici opposti e il
risultato fu quello di dividere il Paese in due, così che quando
iniziarono le rappresaglie,nessuno ha denunciato l'improvvisa scomparsa
nell'oscurità del vicino o del parente, perché tanto non gliene frega
niente, era un nemico politico. Vedo le stesse cose arrivare qui in
Italia".
Dedicato a chi crede che tutto ciò che accade in Italia sia normale.
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Colonne originali di Franco Marino:
Traduzione di Costantino Ceoldo
Pubblicato su: https://www.geopolitica.ru/en/article/regime-served
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