martedì 3 gennaio 2023

Siamo come bambini che dobbiamo giustificare le nostre azioni con la mamma

  

Fonte Immafine

 
LE ÉLITE PERDONO IL PELO, MA NON IL VIZIO. L'ABOLIZIONE DEL DENARO CONTANTE.

L'abolizione del denaro contante, ovviamente non serve affatto a controllare l'evasione fiscale ma a espropriarci dei nostri beni. Nel momento in cui non possiamo più possedere il denaro ma solo visualizzarlo su di uno schermo, non abbiamo più nessuna possibilità di usufruirne nel modo che più ci aggrada.

Se non possiamo disporre del denaro quando e come vogliamo, il concetto è semplice: NON È DENARO NOSTRO! Dobbiamo giustificare i nostri movimenti economici come un bambino deve giustificare le sue azioni con la mamma, che deciderà, quando e come ritiene opportuno, privarci o meno dei nostri beni in base al nostro comportamento.

Peccato che noi non siamo dei bambini e non vogliamo essere gestiti. E allora per quale ragione il continuo abbassamento del limite spendibile di denaro contante non fa incazzare nessuno? (Corsivo mio: oggi hanno aumentato il minimo ma, non fatevi illudere è solo una distrazione di massa) Perché sono convinto che la cosa importante sia poter accedere ad una forma di moneta di scambio che ci garantisca l'accesso ai servizi.

Ma se il denaro che guadagno non è più di mia proprietà, allora perché devo continuare a lavorare per produrlo? Semplice, perché producendo ricchezza che non possiedero mai, produco guadagno nelle banche e queste possono spostare questi numeri a loro piacimento senza avere nemmeno più il costo della carta stampata.

Facciamo un passo indietro così possiamo davvero comprendere che manica di deficienti siamo diventati, nonostante ci vantiamo di vivere in una civiltà tecnologicamente avanzata e acculturata. Durante la rivoluzione francese o meglio la comune, il tasso di alfabetizzazione era a livelli bassissimi. Solamente i nobili e alta borghesia possedevano il denaro per acquistare i costosissimi libri e soprattutto il tempo per potersi fermare a studiare.

Quindi parliamo di una piccolissima percentuale di popolazione, influente certo, ma piccolissima. Il resto della popolazione era completamente ignorante e non possedeva denaro. Prima di questo oscuro periodo, quando le finanze francesi erano già ad un passo dal default, la corte squattrinata e ridotta all'osso, pur di non rinunciare allo sfarzo delle feste da ballo, inserì delle forme di pagherò in cambio di servizi a poveri malcapitati che erano costretti ad accettarli.

Presto si sbarazzavano di questi titoli svendendoli al miglior offerente, pur di venire a capo di qualcosa. Così giunse un geniaccio scozzese di nome John Law (già il nome era una garanzia), ex carcerato condannato alla corte inglese e poi fuggito in Francia grazie ad un avvocato coi fiocchi, che promise al re di Francia di risolvere tutti i suoi problemi grazie alla carta moneta.

Avrebbe fatto stampare dallo stato dei biglietti di carta con la promessa di pagare al portatore la somma di oro attribuita al biglietto, con la differenza che, questa volta, la gente lo avrebbe accettato di buon grado, perché loro avrebbero accettato quei biglietti in pagamento per la riscossione delle tasse. Ecco che così la gente fu contenta di fare girare questi biglietti che potevano essere trasformati in pagamento per i tributi così pensarono, "questi biglietti non valgono nulla, ma se ci posso pagare le tasse, va bene così".

Tutto questo sistema fece rinvigorire le casse francesi in un batter d'occhio e lo spreco della corte si riaccese fortemente. Tutto questo fin quando qualche nobile con l'occhio lungo, non annusò la puzza di bruciato. Iniziarono a chiedersi quando e se questi biglietti si sarebbero potuti riscuotere, soprattutto considerando che gli sprechi a palazzo non accennavano a diminuire.

Così alcuni nobili astuti che avevano compreso che i biglietti stampati non sarebbero stati sufficienti a coprire l'intero patrimonio in oro, decisero di farsi avanti per non rimanere senza un soldo, si presentarono a palazzo e pretesero il corrispettivo in oro. Inizialmente fu possibile pagare in oro tutti i biglietti, ma quando l'oro finì, chiusero i rubinetti, scatenando il putiferio tra i malcapitati truffati.

John Law quando si accorse di rischiare il collo, fuggì, lasciando nuovamente le finanze francesi in un mare di guai. Bene questa non è una favoletta ma la realtà storica dei fatti che molti non conoscono proprio perché se la conoscessero, si porrebbero qualche quesito in più in merito alla sparizione del denaro contante. I francesi del 1700, seppure non tecnologicamente avanzati, non si fecero fregare, e noi che possediamo uno smartphone ciascuno in grado di trovare qualsiasi informazione possibile, rimarremo con un palmo di naso, senza più un soldo e con tanti bei numeri che non hanno nessun valore sullo schermo di un PC.
 
Ricevuto da Anna Dossena
 
Questo è uno dei tanti motivi per stare in campana:
https://t.me/marcellopamio/3795

 

®wld

Nessun commento:

Posta un commento

Tutti i commenti sono sottoposti a moderazione prima della loro eventuale pubblicazione.

L'Astra Brahmashirsha il gigantesco messaggero di morte

Se vuoi la vera libertà, vivi come un leone, lotta per la verità e crea la tua realtà.