Benefici e rischi sono soggettivi, mai comuni
Non so se anche voi abbiate fatto caso come il sistema che ci viene dato a guida, si spertichi ad affermare che i rischi derivati dagli antivirali siano inferiori ai benefici di farsi inoculare un vaccino in fase sperimentale al punto, che si hanno dati di sperimentazione inferiori a un anno e di cui, non solo non si conoscono i rischi immediati grazie ai quali si sono drammaticamente realizzati numerosi decessi in Italia e nel mondo, ma cosa ancora più grave è che purtroppo, non avremo modo di vedere i rischi sul lungo periodo negli anni a venire, dove i rischi invalidanti per la persona o il suo decesso, diverranno normalità per il genere umano sia nel presente sia in un futuro neanche troppo lontano.
Quel che invece sembra non allarmare, probabilmente tutto questo frutto dell’idiozia oggi diffusa, è che vi sia gente che vada cercando di superare l’ostacolo della vaccinazione in maniera truffaldina, per potersi beare del vaccino che altri non vogliono fare e che, sia i medici che coloro che attendono a casa strepitanti la chiamata per fare il vaccino, possano poi bearsi di un vaccino che per il vaccinato non è altrettanto garanzia di prossima beatitudine, in quanto tale persona, vista la sua superficialità, può terminare con la vaccinazione impropria la sua esperienza di vita, ma quel che è da ritenersi più grave, è che tra i vaccinati nessuno di questi sappia quali siano gli effetti collaterali che li aspettano sul lungo termine e chiedono imperterriti una vaccinazione che non da loro alcuna garanzia di vita presente né futura, affrontando peraltro con indifferenza i rischi che questo comporta, salvo poi lamentarsene i famigliari una volta che il congiunto passa a miglior vita. Mentre la lista di queste persone inevitabilmente si allunga.
Non so ancora se in futuro tornerò o meno sul tema vaccini si – vaccini no, so però che ne ho piene le palle di confrontarmi con “comprovati coglioni” e per quanto mi riguarda, sono abbastanza conscio che la stupidità umana essendo in pieno accordo con il saggio di Albert Einstein, il quale a ragione afferma che – alla stupidità umana non vi sia fine. Proprio per questo anche io ritengo che gli stupidi non dovrebbero avere “diritto alla vita” e, visto il loro atteggiamento irresponsabile, l’unica cosa giusta da fare è lasciarli soli, in quanto essere senza tutela lo hanno scelto da se, spinti a farlo semmai da convincimenti esterni dei virologi televisivi, i quali, pur sapendo come funzionano i vaccini, non potendo questi non esserne a conoscenza lavorando in un reparto di medicina (un vaccino viene normalmente monitorato dai tre agli otto anni di sperimentazione, prima che possa essere ritenuto sicuro) ti iniettano lo stesso il vaccino senza per questo farsene remore alcuna. Se non la conoscete, ebbene si, questa è in maggior parte la classe medica odierna a cui fate riferimento!
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- A tutte queste persone voglio chiedere: quanti politici e medici avete visto prendersi cura della vita in quel dell’Ilva di Taranto dove la gente, bambini compresi, muoiono da anni come mosche.
- Quanti politici e medici avete visto combattere per chiudere i Monopoli di Stato per la vendita delle sigarette, un mercato questo che crea vittime su vittime di cui non importa niente a nessuno?
- Quanti politici e medici avete visto o sentito contro la vendita di alcolici, sempre più abusata questa dalle nuove generazioni che fanno a gara per raggiungere il “coma” etilico.
- Quanti politici e medici avete visto lottare contro il cibo spazzatura venduto nei supermercati o posti di ristoro come il Mac Donald, tanto ambiti da giovani e da madri a cui fa fatica anche mettere su l’acqua a bollire per un sano piatto di pasta da dare ai figli?
- Quanti politici, sindacalisti e medici avete visto prendere tutela dei lavoratori sui posti di lavoro, nei fatti più che nelle mere chiacchiere da salotto, mentre sul posto di lavoro si continua a morire inesorabilmente?
Potrei dilungarmi all’infinito con queste domande, ma quello che mi frena è che non otterrei comunque risposta e questo sia dal carnefice che dalla sua vittima, perché sia chiaro se ciò è successo e continua ad esserlo, la colpa non può essere solo da parte di chi ordina il “da farsi” ma anche e soprattutto da parte di chi pur sapendo come potrebbero andare le cose, opta, sperando che quanto accaduto ad altri a lui non tocchi, perché cosi è composta la natura umana! Dove si è portati a pensare che il peggio capiti sempre agli altri, poi quando ci si trova coinvolti in qualcosa di grave, la colpa è da imputarsi sempre agli altri, mai una volta che capiti a tali soggetti di essere sinceri, non tanto verso gli altri ma verso se stessi.
Quindi permettetemi di dire vedendo tutto questo, che mi sono stufato di dare perle ai porci che non sanno apprezzare il gesto, finisce che poi si rimanga senza perle, mentre dei porci non ti disfi mai. Troppo “coglioni” questi ultimi per cambiare la loro inutile vita.
Fonte:https://dammilamanotidounamano.altervista.org/
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