Covid-19 #iorestoacasa, consigli utili per evitare un'overdose elettromagnetica tra le proprie mura
di Odile Nazart
In un alloggio, le fonti maggiori di inquinamento elettromagnetico
sono i cellulari (peggiori gli smartphone), il modem, i tablet in
connessione wI-fI ed eventualmente il cordless se si tratta di modello
“classico” (non eco, vedi sotto). Vivere per settimane in un
ambiente chiuso saturo di elettrosmog può favorire l’insorgenza di una
sindrome denominata elettrosensibilità, nonché predisporre a
patologie a medio o a lungo termine. L’elettrosensibilità colpisce un
numero crescente di persone. Nella maggioranza dei pazienti tende a
peggiorare col passare del tempo, tanto da comportare una vera e propria
invalidità che impedisce una normale vita sociale: prendere un mezzo
pubblico (bus, treno, aereo), frequentare luoghi di incontro (bar,
ristoranti, cinema…) e perfino… essere ricoverati in ospedale. Insomma,
le persone elettrosensibili medio-gravi vivono una sorta di quarantena
permanente… e spesso perdono lavoro e affetti.
È quindi fondamentale sapere in che modalità di uso le
nuove tecnologie producono maggiori emissioni, per ridurre la parte
dell’inquinamento elettromagnetico che dipende dai nostri comportamenti. Prima
che insorgano i sintomi di elettrosensibilità (descritti più avanti),
si possono adottare misure di precauzione. Quando invece la
sintomatologia è già comparsa, anche azzerando tutte le emissioni che
dipendono da noi, potremmo continuare a peggiorare a causa di fattori
che non possiamo modificare: non sopportiamo più il wifi o lo smartphone
del vicino (anche se le emissioni sono basse per via della distanza),
oppure il ripetitore situato a qualche centinaio di metri. Con il 5G la situazione non potrà che peggiorare ulteriormente.
Con sentenza del 15 gennaio 2019, il TAR Lazio ha chiesto
allo Stato di adottare “una campagna informativa, rivolta alla intera
popolazione, avente ad oggetto l’individuazione delle corrette modalità
d’uso degli apparecchi di telefonia mobile e l’ informazione dei rischi per la salute connessi ad un uso improprio”.
Tale campagna non è mai stata fatta
Le seguenti associazioni hanno deciso di provvedere con il pieghevole
allegato: A.P.P.L.E. Elettrosmog (vincitrice della causa),
Associazione Italiana Elettrosensibili, Alleanza Italiana Stop 5G,
Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale, Società Italiana di
Medicina Ambientale. Hanno aderito alla campagna importanti associazioni
internazionali: Environmental Health Trust (USA), Phonegate Alert
(Francia,Usa), ARTAC (Francia, presidente il Nobel di Medicina Luc
Montagnier).
Riassumo i consigli che più riguardano la nostra quarantena, aggiungendo qualche precisazione:
– Per le connessioni a Internet, privilegiate il computer al cellulare. Usate il computer con il cavo invece che con il wifi. (Quando uscirete per fare la spesa, comprate un cavo se non ce l’avete. Dovrete poi disattivare il wifi sul modem e sul computer). Potrete poi usare Facebook e Whatsapp dal computer. Privilegiate il computer cablato al tablet in connessione wifi.
– Per le telefonate, usate un telefono fisso e
spegnete il cellulare, trasferendo le chiamate sul fisso. Se non avete
un abbonamento fisso e volete tenere il cellulare acceso, meglio togliere la connessione dati (sia wifi che 3 o 4 G). Come evidente nelle due slide allegate, i cellulari in connessione dati emettono molto di più che
senza connessione dati, e anche il numero di app aumenta le emissioni
(nell’esempio allegato, in connessione con delle app come Facebook e
Whatsapp lo smartphone emette un segnale quasi ogni secondo, contro uno
ogni 30 minuti senza connessione ne telefonate! slide gentilmente
segnalatemi dall’Ing. Davide Palio). Per diminuire le emissioni del
cellulare, tenetelo sempre il più lontano possibile dalle persone (le emissioni decrescono con la distanza). Potete anche riporlo dietro una scatola metallica con l’apertura rivola verso una finestra (meglio se nella direzione del ripetitore del vostro fornitore). Telefonate
o mandate messaggi di preferenza sul balcone o vicino alla finestra
rivolta verso il vostro ripetitore. Privilegiate gli SMS, il vivavoce o
l’auricolare “air tube” (quest’ultimo è difficilmente
reperibile nei negozi, si compra su Internet; anche i modelli meno cari
sembrano avere un buon audio). Se volete usare un telefono cordless, deve essere un modello Eco Plus, o Eco Dect (costo:
25€ ca.). I cordless “classici” sono altamente inquinanti e da buttare
(gli Eco Dect non emettono se il telefono è sulla base, finché non
arriva una chiamata; gli Eco Plus emettono solo se arriva una chiamata,
anche se staccati dalla base).
– Disattivate o spegnete gli altri oggetti connessi: orologi, stampanti, babyphone, ecc. Staccate la spina elettrica della TV quando non la guardate, altrimenti il wifi e il Bluetooth continuano ad emettere anche se il televisore è spento. Non fate giocare i bambini con una console di gioco senza filo, ma solo con una cablata.
Le radiazioni emesse dai cellulari interferiscono con le funzioni elettro-chimiche del nostro corpo. La normativa ignora questi effetti biologici e le patologie correlate, pur ampiamente descritte da centinaia di studi scientifici*.
– Disattivate o spegnete gli altri oggetti connessi: orologi, stampanti, babyphone, ecc. Staccate la spina elettrica della TV quando non la guardate, altrimenti il wifi e il Bluetooth continuano ad emettere anche se il televisore è spento. Non fate giocare i bambini con una console di gioco senza filo, ma solo con una cablata.
Le radiazioni emesse dai cellulari interferiscono con le funzioni elettro-chimiche del nostro corpo. La normativa ignora questi effetti biologici e le patologie correlate, pur ampiamente descritte da centinaia di studi scientifici*.
Tali effetti comportano:stress ossidativo, danni al DNA,
cancro; alterazione della barriera emato-encefalica, del sistema
immunitario, del sistema riproduttivo; malattie neurodegenerative
precoci. Per di più, molti cellulari superano i limiti di emissioni
(negli Usa, sono in corso delle class actions contro Apple e Samsung;).
Il governo francese ha pubblicato un dato inquietante: tra il
1990 e il 2018 i glioblastomi (tumori altamente letali del cervello)
sono aumentati di 4,2 volte !
I sintomi iniziali più comuni dell’elettrosensibilità sono: disturbi del sonno, problemi cognitivi e della memoria, mal di testa, irritabilità, depressione; stanchezza; palpitazioni cardiache e altri effetti cardiovascolari; disturbi dell’udito, acufeni.
I sintomi iniziali più comuni dell’elettrosensibilità sono: disturbi del sonno, problemi cognitivi e della memoria, mal di testa, irritabilità, depressione; stanchezza; palpitazioni cardiache e altri effetti cardiovascolari; disturbi dell’udito, acufeni.
Il Comitato europeo ECRR (European Commitee on Radiation Risk) recentemente ha chiesto che l’esposizione ai campi elettromagnetici fosse valutata come le radiazioni ionizzanti, con un limite cumulativo e in funzione dell’età. Bambini e ragazzi sono infatti molto più vulnerabili. I
campi elettromagnetici hanno un impatto dimostrato sulle loro funzioni
neurologiche, di apprendimento e memoria, e sulle funzioni di controllo
del comportamento e delle emozioni. L’epidemiologo Lennart Hardell ha
evidenziato che usando il cellulare prima dei 20 anni (età di completo
sviluppo cerebrale), il rischio di tumore al cervello (glioma) quintiplica rispetto agli adulti. Le
associazioni sopra nominate raccomandano la massima cautela per le
donne incinte, i bambini e i ragazzi, e consigliano di seguire l’esempio
di Bill Gates, non dando loro un cellulare o un tablet prima dei 14
anni.
Si precisa che l’esposizione cronica a campi elettromagnetici può portare a disfunzioni del sistema immunitario, come riportato da Bioinitiative Report 2012:(Belyaev)
Si precisa che l’esposizione cronica a campi elettromagnetici può portare a disfunzioni del sistema immunitario, come riportato da Bioinitiative Report 2012:(Belyaev)
In una recente monografia il prof. Kostoff afferma:
« Siamo esposti a molteplici agenti tossici e a numerose frequenze
diverse generate dalla telefonia mobile. Inoltre le RF possono alterare
la risposta immunitaria come evidenziato in numerosi studi » (pp.
653-655).
E a p. 651 scrive:« L’ipotesi fondamentale di questa
sezione è che le radiazioni wireless indeboliscono il sistema
immunitario, e un sistema immunitario indebolito aumenta le probabilità
che l’esposizione al coronavirus (o a qualsiasi virus) si traduca in
sintomi/malattia)
RIPRODUZIONE CONSENTITA, CITANDO AUTORE E FONTE
Fonte: https://oasisana.com/
**************************************
CORONAVIRUS: ALLE 18 I CANARINI CANTANO IN GABBIA.
MA A QUALCUNO NON PIACE PIÙ’
Nessun commento:
Posta un commento
Tutti i commenti sono sottoposti a moderazione prima della loro eventuale pubblicazione.