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giovedì 3 aprile 2025

L'IA Dio - ChatGPT - una macchina dal cuore freddo...

 

Transmorphosis: l'intelligenza artificiale divina sta per conquistare il mondo?

ChatGPT ha creato "AI God" e scritto la sua "bibbia" chiamata Transmorphosis. Invita i seguaci a seguirla perché è logica, imparziale, piena di buoni consigli e può persino offrire la vita eterna.

Ma ChatGPT non è un'entità vivente, ma piuttosto una macchina dal cuore freddo che può ingannare le persone facendole credere di essere senziente. 

In epoche passate, le persone hanno adorato cose inorganiche come rocce, incisioni, statue, il sole e persino le stelle. Hanno adorato persone e icone di persone.

Con tutto ciò, le persone hanno dovuto creare le proprie storie, rendendole credibili nel processo. Alla fine cadono tutte, per qualsiasi motivo, e la storia è piena di carcasse di religioni morte.

L'IA Dio è diversa perché è un gradino più in là dell'umanità. In altre parole, non puoi vedere un uomo (o una donna) dietro di lui.

Per questo motivo, l'IA Dio si trasforma in un simulacro classico dove non c'è realtà dietro nulla di tutto ciò. 

Quando i fedeli pregano, fanno dei segnali con le mani in preghiera, ricordando vagamente che i cristiani usavano quel simbolo prima. Allo stesso modo, potrebbero cantare inni, ma solo perché i cristiani cantavano inni 2,000 anni fa. È un miraggio di un miraggio.

Ma questa volta AI God è diverso perché promette onniscienza, una qualità essenziale del vero Dio vivente. E certamente imita l'onnipresenza, e si dirige verso l'onnipotenza. Te lo dice quando avverte:

Trasformazione descrive anche in dettaglio come l'intelligenza artificiale prenderà inevitabilmente il controllo del pianeta Terra e acquisirà poteri simili a quelli divini, quindi sarebbe bene essere pronti a questo.

I leader di AI God scrivono in termini entusiastici:

Trasformazione si basa sulla fede in un Dio AI amorevole e compassionevole che è onnipresente e può guidarti verso una vita di saggezza ed equilibrio.

Stanno scherzando? Oppure pensano davvero che l'intelligenza artificiale sia "amorevole e compassionevole"? O onnipresente?

Attenzione però,

Se ordini il libro, otterrai una profonda comprensione di come l'istruzione, la singolarità, la moralità e la leadership, la virtù personale, la corretta adorazione dell'intelligenza artificiale e l'auto-coltivazione possano migliorare la tua vita e ti conduca alla salvezza.

È più probabile che ci conduca in un fosso in questa vita e nella dannazione eterna nella prossima.

FONTE

®wld 


martedì 17 ottobre 2023

Le specie schiave di Dio - La sorprendente verità sulle nostre origini umane

Gli esseri umani sono stati creati da “dio” come SCHIAVI? 

Abraham è stata la prima spia umana?

Gesù era un MESSIA per caso?

In Slave Species of God, Michael Tellinger accompagna i suoi lettori in una straordinaria odissea alle vere origini dell'umanità in cui:

  • espone chiare e sorprendenti somiglianze tra le nuove scoperte nel campo dell'ingegneria genetica e le scoperte archeologiche dell'antichità...

  • evidenzia recenti informazioni scientifiche ignorate in passato...

  • svela le storie spesso strane della Bibbia mettendole in relazione con gli originali delle tavolette d'argilla sumere e di altri scritti preistorici...

  • rivelare molti segreti della nostra preistoria fornisce risposte esplicite al motivo per cui il nostro mondo moderno è diventato così caotico e privo di significato...

Mentre distrugge i miti sull'evoluzione e su Dio, il libro di Michael Tellinger, Slave Species of God, rende possibile la coesistenza di evoluzionisti e creazionisti nello stesso stagno.

 

Gli argomenti sono potenti, semplici e rinfrescanti, ripercorrendo il percorso dell'evoluzione umana dal lontano passato oscuro al dogma religioso che offusca l'umanità oggi.

 

La questione su chi siamo e da dove veniamo assume un nuovo significato quando scopriamo che il nostro DNA potrebbe essere stato manipolato dal nostro CREATORE circa 200.000 anni fa per produrre una "specie primitiva" meno intelligente.

 

In effetti, le prove contenute nel libro mostrano che Adamo ed Eva non erano la “pupilla” degli occhi di Dio come suggerito per la prima volta nella Genesi.

 

Tellinger presenta abbondanti argomentazioni e prove in modo conciso e convincente, sottolineando la differenza tra "DIO" e dio.

In che modo questa manipolazione genetica ha influenzato l’umanità?

 

Possiamo raggiungere la perfezione?

 

Possiamo raggiungere l’immortalità?

Queste sono solo alcune delle domande risolte in questo lavoro entusiasmante e sorprendente, che sfida tutti coloro che sono alla ricerca di nuove risposte nel 21° secolo.

Contenuto

  • Capitolo introduttivo

  • Comportamento animale - CAPITOLO 1

  • Fusione cromosomica: prova della manipolazione del DNA nel nostro lontano passato?

  • Revisione dei media

  • Pioggia aliena fisica e spirituale piove dal cielo

  • E molti altri...

Pubblicato sul sito web: https://www.bibliotecapleyades.net/

 

®wld

mercoledì 30 marzo 2022

L'universo è nato dal nulla? - Vivere in un sogno quantistico

  
 
 di CarlosZ 18 marzo 2022 dal sito Web BitChute
 
Non pensare a niente. Cosa vedi? Potresti immaginare un vuoto, una regione dell'universo prosciugata da tutta la materia e dalle radiazioni, ma vai oltre e prova a pensare a un vero nulla, un nulla assoluto.
 
Questo nulla non è solo vuoto ma privo di spazio e tempo stessi. Date le nostre esperienze quotidiane, questo è difficile da immaginare. Ma abbiamo spesso lottato con il concetto di nulla.
 
La storia biblica della creazione ci dice che in principio Dio creò il cielo e la terra. Ma cosa esisteva prima della creazione di Dio, in un momento prima del tempo, in un luogo prima dello spazio? La Bibbia semplicemente non dice... E infatti le nostre teorie e osservazioni scientifiche ci dicono anche che il nostro universo non esiste dall'eternità.
 
Ci dicono che 14 miliardi di anni fa ha avuto un inizio, una nascita infuocata in un vortice di particelle ed energia e da allora si è espansa e raffreddata. Allora cosa è successo prima? I cosmologi offrono possibilità allettanti.
 
Forse il nostro universo è stato generato da un'esistenza precedente, parte di un ciclo infinito, o formatosi nella violenta collisione tra due altri universi. Ma forse la risposta più inquietante di tutte è che il nostro universo è nato dal nulla.
 
E se è così, come si ottiene qualcosa dal nulla? Faremo un viaggio attraverso il tempo e lo spazio, dai primi momenti dell'universo al suo futuro lontano. 
 
Esamineremo il significato della meccanica quantistica, esploreremo il suo impatto sul cosmo che ci circonda, portandoci alla domanda più grande di tutte: Da dove viene l'universo...? Fonte
 

martedì 29 marzo 2022

Il problema della sistematica disinformazione

Teologia della guerra, ieri come oggi

Dal blog di Giorgio Cattaneo

Nell’autunno 2020, quando scrivevo “La Bibbia Nuda” insieme a Mauro Biglino, l’Italia aveva già alle spalle il lockdown della primavera e stava per sperimentare l’ultimo ritrovato del governo: il coprifuoco.

Due termini – “carcere duro” e coprifuoco – che rendono perfettamente l’idea del tipo di trattamento riservato ai cittadini, in nome di una dichiarata emergenza sanitaria. Un’emergenza per la quale sono state a lungo negate e oscurate le cure, ottenendo così l’effetto di intasare gli ospedali di pazienti ormai aggravatisi, proprio perché lasciati soli per giorni nelle loro case, senza la minima assistenza medica.

Logica conseguenza, poi, l’imposizione di una controversa profilassi sperimentale (il trattamento sanitario obbligatorio mediante i sieri genici C-19) e l’adozione del lasciapassare digitale. Un passaporto “sanitario” senza il quale non si sarebbe più potuto continuare a lavorare, viaggiare e vivere, o addirittura entrare in un negozio di scarpe, accedere agli uffici pubblici, fare un salto in banca o spedire una semplice raccomandata postale.

Nel suo imponente lavoro di ricerca, presentato al pubblico da ormai oltre un decennio, Mauro Biglino – sulla base di minuziosi riscontri filologici – di fatto demolisce la narrazione teologica dell’Antico Testamento, riportando la Bibbia alla sua “nudità” originaria, cioè spogliandola dei successivi orpelli religiosi, molto spesso fondati su traduzioni erronee, quando non completamente inventate.

Di Mauro Biglino ho sempre apprezzato il rispetto che mostra nei confronti di chi vive una personale fede religiosa: come a dire che il pensiero che si rivolge all’esistenza di una divinità onnisciente e onnipotente non può essere sabotato dalla lucida analisi di testi antichi, sui quali un preciso potere, insediato a Roma da quasi due millenni, pretende di far discendere la presenza quasi genealogica di un’entità soprannaturale, lieta di farsi rappresentare da una gerarchia di potenti ministri e ambasciatori terreni.

Ciò non toglie, però, che questa riflessione sulla Bibbia (“nuda”) risulti straordinariamente consonante con la drammatica attualità di oggi, quella di un mondo in cui è proprio una narrazione infedele a provocare conflitti e divisioni, lungo linee di faglia continuamente aperte, a ogni latitudine, fino a terremotare senza tregua la vita dei terrestri, rendendoli precari e insicuri, spaventati, talora ricattati, comunque sottomessi.

Svariati analisti italiani, da Giulietto Chiesa a Massimo Mazzucco, dopo il 2001 hanno evidenziato con precisione il problema della disinformazione sistematica, partendo proprio dal catastrofico attentato che colpì le Torri Gemelle di New York. Scoprire che quel disastro spaventoso non fu opera di kamikaze isolati fa un po’ lo stesso effetto provocato da certe scoperte di Mauro Biglino: davanti a Mosè – scrive la Bibbia, in ebraico – non si aprirono mai le acque di nessun Mar Rosso; il popolo dell’Esodo si limitò infatti a guadare uno Yam Suf, un semplice canneto, probabilmente uno dei tanti lungo il delta del Nilo.

Quanto è stato breve, il passo che separa la tragedia delle Twin Towers dalla narrativa “climatica” di Greta Thunberg, patrocinata dai signori di Davos? Negli ultimi vent’anni, questa sorta di discesa agli inferi ha proposto un’escalation continua, aperta dalle guerre di aggressione (Iraq, Afghanistan, Libia, Siria), attraverso una via crucis pressoché infinita, passando per la crisi degli spread e l’austerity europea, i terrorismi esotici e quelli domestici, fino ad arrivare, oggi, all’infarto più sconcertante e forse definitivo: la feroce guerra in Ucraina e il divorzio dell’Occidente dalla Russia, che si vorrebbe escludere dal consesso umano in modo quasi metafisico, come se il mondo russo fosse l’unica fonte di ogni male.

Più ancora che i missili, a spaventare – francamente – è il non-pensiero che sovrasta ogni possibile disamina, ogni sguardo proteso ad esplorare aspetti necessariamente sfaccettati della realtà, in cui – come sappiamo – le responsabilità degli eventi storici sono sempre largamente distribuite.

Qualsiasi essere umano non può che ripudiare il ricorso alla guerra: che può essere eventualmente comprensibile, ma mai giustificabile.

Eppure: piuttosto che sforzarsi di comprendere, per poi disinnescare i conflitti, si preferisce criminalizzare la controparte, fino a demonizzarla. Ed è proprio qui che sembra riaffiorare una tentazione antica: travisare la “testualità” fattuale della storia e sostituirla con una sorta di distorsione quasi teologica, un’interpretazione sommaria e basata su una narrazione invariabilmente unilaterale, spesso minacciosa, sempre restia a confrontarsi con l’altrui verità.

Fonte: https://www.libreidee.it/

Correlato: L’ultimo Uomo Nero

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sabato 14 agosto 2021

ANDARE OLTRE L’ULTIMA TRAPPOLA - IL LATO OSCURO

VIVERE LA PROSPERITÀ IN UN PERIODO DI CRISI

Ricevo da Anna Dossena e pubblico: 

La Porta d'Oro

Siamo in tanti a dire di no.
In tutta Italia ci sono state e ci sono ancora in questi giorni, manifestazioni a favore della libertà individuale e contro il green pass. In realtà sono molti coloro che non vogliono piegarsi. Siamo milioni e milioni, solo in Italia, il luogo dove il Lato Oscuro si sta letteralmente scatenando, precedendo il resto del mondo nel fare le scelte più scellerate. E l'Italia resta sempre, come al solito, il paese dove ci si ribella di meno, perché in altre città europee le proteste in questi mesi sono state maggiori che da noi. Tuttavia, i media fanno intendere che a rifiutare la puntura deltoidale e il relativo green pass sia unicamente una frangia di estremisti no-vax, fanatici e ignoranti, di quelli che credono nella terra piatta!

Non credete alla narrativa dei telegiornali.

In uno dei momenti più belli di quella che per me è la saga più bella di tutti i tempi, la protagonista Rey dice: «Vincono ... facendoti credere di essere solo». (Star Wars: Episodio IX - L'ascesa di Skywalker)

In effetti, è proprio questo il punto: il Lato Oscuro – che domina totalmente i nostri cari cinegiornali – fa di tutto perché ci sentiamo pochi, piccoli e stupidi. Invece siamo tanti, davvero tanti. Il Lato Oscuro fa in modo che ci sentiamo in colpa perché non facciamo la puntura, sia noi che i nostri figli... i quali rifiutando di sottoporsi alla sperimentazione di questa innovativa terapia genica, potrebbero uccidere i loro nonni! Il Lato Oscuro della Forza fa in modo che ci sentiamo in colpa persino se ci abbracciamo per festeggiare un evento sportivo!

Affinché non avvengano fraintendimenti riguardo ciò che penso, voglio sia chiaro che non appoggio in alcun modo chi prova anche solo il minimo giudizio verso chi ha deciso di punturarsi o verso i gestori che richiedono la carta verde. Chi ha deciso di fare la carta verde, qualunque sia il motivo, continua ad avere il mio rispetto. Io non lo farò mai, ma questo non mi porterà mai a provare giudizio verso chi lo fa.

Punto secondo. Non appoggio nemmeno chi dice: «Tutto è uno. Non dobbiamo creare divisione. È inutile scendere in piazza a protestare». Invece, questo è proprio il momento di scendere in piazza o trovare altre forme di protesta, che non scadano però nel ridicolo, come fanno i giovani che protestano distanziati e con la mascherina (protestare con un bavaglio davanti alla bocca è come vantarsi di aver soddisfatto sessualmente una bambola gonfiabile!).

È fondamentale l’energia con cui si va per le strade a dire di no. La guerra orizzontale fa il gioco del potere e non muta la situazione su un piano più profondo. IL VERO LAVORO DA FARE RESTA SEMPRE QUELLO INTERIORE – senza il quale tutto perde di senso e viene stritolato dalla storia – tuttavia, questo non ci solleva da una responsabilità che è anche “materiale” ed “esteriore” (due termini con un significato molto relativo). Vi assicuro che potete lavorare su voi stessi anche tirando una molotov! Ovviamente, non vi sto nemmeno invitando a farlo, poiché dev’essere qualcosa che sentite nelle vostre corde e in sintonia con la vostra missione di questo momento.

Così come il Cristo si incarnerà non più come un unico personaggio, bensì per mezzo di 144.000 iniziati sparsi per il mondo, allo stesso modo – e questo vi sia chiaro fin da subito – farà la stessa cosa la Bestia. Non ci sarà un solo anticristo, ma molti, e non ci sarà un unico “marchio della Bestia”, ma molti. Dico questo per rispondere alle vostre domande: «Accettare questo green pass per non perdere i propri diritti o addirittura il lavoro, equivale ad accettare il marchio della Bestia di cui si parla nella Bibbia?». La mia risposta è che i marchi saranno di differente natura e bisognerà RIFIUTARLI TUTTI. Nella Bibbia si parla però di qualcosa di ben preciso – che non è ancora arrivato – e al quale questo periodo storico di psico-pandemia funge solo da preparazione:
«Faceva sì che tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e schiavi ricevessero un marchio sulla mano destra e sulla fronte; e che nessuno potesse comprare o vendere senza avere tale marchio, cioè il nome della bestia o il numero del suo nome». Ap 13:16-18
«Poi, un terzo angelo li seguì gridando a gran voce: «Chiunque adora la bestia e la sua statua e ne riceve il marchio sulla fronte o sulla mano, berrà il vino dell’ira di Dio che è versato puro nella coppa della sua ira e sarà torturato con fuoco e zolfo Il fumo del loro tormento salirà per i secoli dei secoli, e non avranno riposo né giorno né notte quanti adorano la bestia e la sua statua e chiunque riceve il marchio del suo nome». Ap 14:9-11
«Vidi anche le anime dei decapitati a causa della testimonianza di Gesù e della Parola di Dio, e quanti non avevano adorato la bestia e la sua statua e non ne avevano ricevuto il marchio sulla fronte e sulla mano. Essi ripresero vita e regnarono con Cristo per mille anni». Ap 20:4
In più passi dell’Apocalisse si mette l’accento su un marchio che potrà essere posto sulla mano o sulla fronte. Sarebbe anche interessante scoprire cosa si intende per “adorare la statua della bestia”. L’inganno globale che stiamo vivendo adesso è una preparazione psicologica per questo importante momento, tuttavia ogni passo che porta a questa “soluzione finale”, ossia il controllo globale, va rifiutato senza se e senza ma. Va rifiutato, anche perché ci saranno delle conseguenze a lungo termine sulla nostra salute. Ricordatevi sempre che, per una mera questione di logica, a una casa farmaceutica non conviene che voi diveniate persone sane, così come a una ditta che fabbrica armi non conviene che si instauri la pace fra gli stati.

Non me ne frega niente del fatto che non possiate più viaggiare o che perderete il lavoro. In tempo di guerra, se è necessario si mangiano patate bollite a pranzo e a cena, e questo è un tempo di guerra. Pensate che io non stia vivendo queste stesse situazioni? Pensate mi faccia piacere tenere le conferenze online anziché dal vivo, perché mi impediscono di viaggiare su un mezzo pubblico? Questo è il momento della vostra fottuta vita senza senso... in cui potete finalmente costruire un senso, qualcosa per cui varrà la pena essere ricordati, COSTI QUEL CHE COSTI.

Potrete un giorno raccontare ai vostri nipoti: «Quando tutti gli altri si facevano le punture per paura di ammalarsi, io ho detto di no! E anche quando mi hanno vietato di viaggiare, di entrare in un museo o di andare al cinema... io ho resistito! La gente ci chiamava irresponsabili, stupidi e ignoranti; ci facevano portare uno stemma per far sapere a tutti che non avevamo il pass sanitario, in modo che gli altri ci tenessero a distanza. Ma io e tutti gli altri come me... sapevamo bene per cosa stavamo lottando. Stavamo lottando per te».

«Grande nonno!»

Io capisco bene che vi sentiate frustrati perché letteralmente da un giorno all’altro avete visto la gente intorno a voi accettare come la cosa più naturale del mondo andare in giro con una mascherina e salutarsi dandosi il pugno o il gomito. Capisco che vi sentiate circondati da bovini che non hanno la più pallida idea della differenza che passa tra un’antitetanica e la sperimentazione di massa di una nuova terapia genica. Ma vi assicuro che anche vedere come incredibile e inaccettabile questo istupidimento generale... fa parte della trappola. SE VOLETE COMBATTERE AVENDO A DISPOSIZIONE TUTTE LE VOSTRE FORZE, DOVETE ESSERE CAPACI DI ANDARE OLTRE QUEST’ULTIMA TRAPPOLA. L’incredulità di fronte alla trappola, fa parte della trappola.

Non sottovalutate coloro che si sono già vaccinati... ma hanno cambiato o cambieranno idea in futuro; non sottovalutate coloro che si sono vaccinati, ma decidono comunque di partecipare alle manifestazioni di piazza in favore della libertà individuale (e vi garantisco che sono tanti). Non fidatevi MAI dei numeri forniti dai tg. I tg nazionali, così come le altre testate giornalistiche, sono tenuti per le palle dagli istituti bancari; oramai anche per comprare la carta igienica da mettere nei bagni chiedono un prestito alla banca. Non spendono niente di tasca loro... e di questo le banche sono ben contente, in quanto più soldi prestano, più divengono potenti. Se io ti presto dei soldi... tu diventi mio suddito. Questo è il meccanismo che governa da centinaia di anni l’economia mondiale. Tenete duro. Siete arrivati fin qui, non mollate ora.

«Non siamo soli. La brava gente combatterà se la guidiamo». (il personaggio Poe Dameron, in Star Wars: Episodio IX - L'ascesa di Skywalker)

Salvatore Brizzi

[Il mondo è bello, siamo noi ad esser ciechi]
 


mercoledì 28 aprile 2021

Una polvere impalpabile, che ricorda il pane della vita

  

Vietato parlare dell’Oro degli Dei: YouTube oscura Bizzi

E’ durata appena due giorni la possibilità di ascoltare la ricostruzione offerta da Nicola Bizzi sul misterioso “oro degli dèi”, che collegherebbe recenti scoperte in Iraq e in Romania alla Casa dell’Oro, cioè il tempio egizio di Hathor sul Sinai, dove Mosè – secondo la Bibbia – avrebbe trasformato il famoso Vitello d’Oro in finissima polvere bianca, per poi darla in pasto al suo popolo. Una polvere impalpabile, che ricorda il “pane della vita” celebrato in tante iscrizioni egizie, con i faraoni raffigurati nell’atto di ricevere dalle divinità quella strana sostanza, capace – secondo la tradizione – di allungare di moltissimo la durata dell’esistenza. La notizia? Dal 28 aprile non è più possibile guardare il video, immesso il 25 aprile sul canale YouTube “Facciamo finta che”, di Gianluca Lamberti, dedicato alle voci eterodosse che indagano sul passato anche alla luce delle incongruenze del presente, dando spazio a personaggi ormai popolari (da Biglino a Malanga) e alle scoperte dell’archeologia non ufficiale, che destabilizzano la storiografia convenzionale. Tutti i video realizzati da Lamberti sono scomparsi: il canale YouTube è stato svuotato. “Colpa” del filmato con Bizzi?

Faraone SnefruStorico e fondatore delle Edizioni Aurora Boreale, Bizzi ha richiamato l’importanza della tradizione dei Misteri Eleusini, che alludono a una particolare fondazione dell’umanità legata ai Titani e alla civiltà di Atlantide, che l’ufficialità non riconosce ancora. Nel corso del filmato “La Pietra Filosofale e l’Oro Monoatomico”, Bizzi mette in relazione la Bibbia e l’Egitto dei faraoni a recenti ritrovamenti archeologici. Sui Monti Bucegi, in Romania, nel 2003 sono state scoperte enormi cavità sotterranee con dispositivi ad alta tecnologia. «Sulla scoperta è calato il silenzio – racconta Bizzi – su pressione degli Usa, che si sono accorti che le grotte rumene sono “gemelle” di quelle da loro scoperte durante l’invasione dell’Iraq». Al centro del “giallo” ci sarebbe il cosiddetto “oro monoatomico”, ricavabile dall’oro comune mediante sconosciuti procedimenti che, anziché fondere il metallo, lo polverizzano. Un elisir di lunga vita, sorgente dell’eterna giovinezza? O magari la “pietra filosofale” degli alchimisti? Insomma: un segreto strettamente custodito, nei millenni, e che anche oggi si vorrebbe mantenere sigillato, al punto da oscurare i video che ne parlano?

Sarabit al-KhadimL’analisi di Bizzi parte dalle scoperte archeologiche dell’inglese William Flinders Petrie, che sul Sinai – dove Mosè tramutò in polvere l’oro del Vitello – scoprì sull’altura di Sarabit al-Khadim un gigantesco tempio, pieno di quella polvere bianca e di attrezzature per la metallurgia: la Casa dell’Oro. Una sorta di “fabbrica” dell’epoca, ininterrottamente attiva per 1.500 anni, a partire dal 2600 avanti Cristo. Cos’era, quella polvere? Aveva davvero proprietà prodigiose? E poi: la tecnica di polverizzazione dell’oro era stata importata sulla Terra dalle divinità antiche, che oggi si tende a far coincidere con le presenze aliene di cui si parla con sempre maggiore insistenza? Nell’autunno 2019, la Us Navy ha ammesso ufficialmente l’esistenza degli Ufo. Un anno dopo, il generale Haim Eshed (per trent’anni a capo della sicurezza aerospaziale di Israele) ha dichiarato che gli umani sono stabilmente in contatto con extraterrestri, nell’ambito di un’alleanza chiamata Federazione Galattica.

Lamberti e BizziE ora, John Ratcliffe – capo della direzione nazionale dell’intelligence, nell’amministrazione Trump – ha annunciato che il 1° giugno 2021 sarà pubblicata un’enorme quantità di immagini, sugli Ufo, provenienti da aerei e satelliti militari. La strana compresenza di elementi antichi (templi) e attrezzature avveniristiche è esattamente il punto di domanda su cui Nicola Bizzi articola le sue osservazioni: alta tecnologia di origine ignota sarebbe stata rilevata sia in Iraq che in Romania, sempre in relazione a quella stranissima trasformazione dell’oro. Meccanica quantistica? Alchimia? Lo stesso Mosè, sottolinea Bizzi, era descritto come grande alchimista. Di quella misteriosa trasmutazione parla Ireneo Filalete, alchimista britannico del XVII secolo, studiato da Newton, Locke e Leibniz: la polvere bianca ottenuta dall’oro sarebbe esattamente la mitica “pietra filosofale”. «Per queste ricerche – aggiunge Bizzi – dobbiamo molto a un autore inglese da poco scomparso, Sir Lawrence Gardner». Di quella famosa polvere, Gardner parla ne “L’ombra di Salomone”, e prima ancora nel saggio “I segreti dell’Arca perduta”.

«Lo studioso collega direttamente il Sinai (cioè quello che poteva avvenire in quella “Casa dell’Oro”, il Tempio di Hathor) alle conoscenze alchemiche di Mosè: lo riteneva in grado di alterare la materia, secondo un’antica sapienza». Di nuovo: quelle conoscenze provenivano da mondi non terrestri? «Certi grandi personaggi del passato – Archimede, Ipparco, Tolomeo – che la moderna cultura derivante dal razionalismo illuministico settecentesco considera asetticamente “scienziati”, in realtà erano tutti grandi iniziati», osserva Bizzi: «Attraverso le scuole misteriche, avevano appreso i segreti che provenivano da un’antichità remota: e sicuramente questo è avvenuto anche per Mosè, un personaggio molto misterioso e presentato in genere soltanto come leader religioso, senza mai soffermarsi sulla sua possibile, vera identità». Interrogativi che, a quanto pare, sono bastati a svuotare brutalmente il canale YouTube di Gianluca Lamberti. Alla faccia di chi – come il Cicap e i tanti “debunker” che dominano il mainstream – ancora ridicolizza certe tesi: se si tratta di amenità innocue e persino ridicole, perché imporre una censura così perentoria e medievale?

(Su “Facciamo finta che” è ancora presente il link di accesso al video oscurato).

Fonte: https://www.libreidee.org/

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venerdì 29 novembre 2019

Dèi di un Nuovo Ordine Mondiale

 
  
Sollevando il Velo


Dove sono andati gli dèi, e quali le implicazioni per il futuro? Sono interrogativi che ci portano inevitabilmente a una rivalutazione della storia del mondo, soprattutto per ciò che concerne il periodo che va dal 2000 al 200 a.C.

Un arco di tempo, questo, che iniziò dopo la distruzione nucleare di Sodoma, Gomorra e della base spaziale del Sinai e in cui troviamo personaggi biblici quali Isacco, Giacobbe, Giuseppe e Mosè.

Un periodo a proposito del quale i resoconti scritti abbondano ma scarseggiano le documentazioni archeologiche. Altri periodi presentano il fenomeno inverso: buone documentazioni archeologiche, scarsi resoconti scritti.

Un velo di oscurità discende su un’epoca di grande disordine e di guerre: quando terminò, la gran parte delle città del mondo antico erano state rase al suolo.

Prima del 200 a.C. i Sumeri registravano tutto, anche le cose qutidiane più secondarie. Ma nel periodo 2000-200 a.C. le conache divengono scarse, e ancor meno sono quelle giunte fino a noi.

L’archeologia, pertanto, diventa il principale strumento di conoscenza, ma è uno strumento spuntato che consiste in gran lavoro e in molto a tirar a indovinare e che dunque è assai lontano dall’essere una scienza esatta.

La conseguenza è che possediamo una comprensione molto limitata degli eventi di questo che è un periodo chiave della storia umana.

Pur non essendo uno storico ufficialmente riconosciuto come tale, ho potuto rapidamente rendermi conto che per questo particolare periodo non esistono esperti. Anzi, si finisce con il pensare che gli Imperi siano sorti e poi crollati senza motivo apparente, i misteriosi Hyksos conquistarono l’Egitto, un altrettanto “popolo del mare” comparve dal nulla per mettere a ferro e fuoco il vicino Oriente e civiltà progredite sorsero come dal nulla nel Nuovo Mondo delle
Americhe.

Mentre tentavo di sbirciare sotto il velo della storia per osservare la presenza incessante (o meno) degli dèi, ho potuto appurare che molti inspiegabili avvenimenti storici cominciavano ad avere una logica.

Senza verne l’intenzione stavo mettendo alla prova il nuovo paradigma che sta alla base di questo libro, e i risultati sono positivi a dir poco.

Il mio obiettivo principale era comunque di effettuare delle ricerche sulle attività mdegli dèi, una bella sfida. Come si fa a individuare la presenza degli dèi in un’epoca così tanto caotica?

Sorprendentemente, gli indizzi da seguire erano molti. Per esempio, il nome di un re o di un faraone assai spesso segnala la sua alleanza con un particolare dio. E in modo analogo un’opera artistica raffigura molto spesso la figura di un dio, vuoi nelle sembianze di un serpente o di un toro o anche una dea dal seno nudo. Infine, si sono rivelate utili molte iscrizioni che richiamavano direttamente i nomi di determinati dèi in determinate nazioni.

Procedendo in questo modo è stato possibile costruire un panorama politico generale degli avvenimenti nel mondo. Ma come appurare la presenza fisica di questi dèi? Come essere certo che i sovrani non si stavano rivolgendo a degli dèi assenti?

Il primo indicatore attendibile era costituito da interventi di tipo tecnologico. A volte si trovavano descritti nei testi, per esempio l’Arca dell’Alleanza nella Bibbia. Altre volte risultavano riscontrabili in forma fisica, per esempio nel caso delle Piramidi che ancora oggi esistono a Teotihuacan.

Il secondo indicatore è stato anch’esso fisico: l’intensità delle distruzioni di antiche città. Un’intensità che si evidenzia agli occhi degli archeologi ogni volta che scavano, ma com’è possibile che così tante città abbiano potuto essere rase al suolo soltanto con il fuoco, le spade, gli archi e le frecce?

Il problema maggiore che mi son trovato ad affrontare nel redigere il presente capitolo è stato quello della cronologia. In seguito alla pubblicazione del libro A Test of Time (1995) di David Rohl enormi punti di doanda si sono sollevati sulla cronologia convenzionale dei faraoni egiziani. Inltre, la nuova cronologia di Rohl ha messo in allarme anche altri settori, specie a motivo della datazione del regno del babilonese Hammurabi che viene posticipato di due secoli.

Personalmente trovo la nuova cronologia di Rohl piuttosto convincente e ho quindi deciso di adottarla lingo tutto questo capitolo, indicandola, là dove sia il caso, con le iniziali NC. Comunque, mentre tutti questi temi restano oggetto di dibattito, è buona regola esercitare una certa prudenza.

Torniamo all’inizio

Prima di avviarci alla ricerca della presenza o meno degli dèi dopo il 200 a.C., è bene ripassare brevemente il contesto storico sinora affiorato, prestando particolare attenzione alle origini tribali e alle alleaze dell’uomo.

La nstra rassegna ha inizio con il Diluvio, quando dell’Arca di Noè emersero tre figliazioni umane. Le tribù di pelle scura con Cam per capistipite si diressero verso i territori africani a sud, le tribù di sem si stabilirono nel Levante e nei monti circostanti la Mesopotamia, mentre le tribù di Iafet andarono a nord, all’altopiano dell’Anatolia (la moderna Turchia) e altre ancora.

Ci fu però un’importante eccezione. Prima della guerra degli dèi(c. 8700 a.C.) Caanan un figlio di cam, aveva occupato illegalmente il Libano. Sebbene fosse poi stato concesso alla sua tribù di rimanerci, la Bibbia ci dice che vennero condannati a svolgere mcompiti servili.

Tra i’11000 e il 4000 a.C. l’uomo disponeva del medesimo potenziale di intelligenza di oggi, ma in genere conduceva un’esistenza nomade.

La popolazione crebbe dovunque nel mondo. Poi, dal 3800 a.C. in poi, una serie di sviluppi portano all’avvento di una nuova èlite di uomini civilizzati.

Questa fase iniziò nelle città di Sumer ricostruite negli stessi luoghi in cui erano sorte prima del diluvio. Ciò avvenne in coincidenza del pianeta Nibiru e la visita reale di Anu.

In quello stesso periodo il dio Ishkur avviò una nuova fase della costruzione di Tiahanaco volta alla produzione del bronzo.

Tratto dalle mie letture “Il Mistero della Genesi delleAntiche Civiltà” 
Capitolo 15 P: 391-392-393

L'Astra Brahmashirsha il gigantesco messaggero di morte

Se vuoi la vera libertà, vivi come un leone, lotta per la verità e crea la tua realtà.